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Indirizzo: Regione Borgnalle 10/B (Ao)
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Telefono: 345 6088410
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In tempi di pandemia CoViD 19 i contatti interpersonali non sono avvantaggiati, questo è vero anche in ambito sanitario e in particolare nell’espletamento delle visite mediche.
Certamente la telemedicina rappresenta un’opportunità, soprattutto in ambito pubblico, che consente al medico la possibilità di monitorare a distanza i parametri vitali come la saturazione di ossigeno, la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, il respiro o altri parametri come la glicemia, la temperatura corporea, la diuresi, a patto che dall’altra parte ci sia un paziente o un care-giver consapevole e informato o la passibilità di un operatore sanitario che si reca a domicilio regolarmente, quale per es. un infermiere di comunità, e fondamentale il medico di famiglia collegato online. In questo senso, nelle realtà dove è stata attuata, si è rivelata molto utile nel gestire patologie croniche come l’insufficienza respiratoria, lo scompenso cardiaco, il diabete, il monitoraggio della terapia anticoagulante orale e altre patologie invalidanti.
Il vantaggio è di evitare spostamenti inutili in persone con problematiche motorie o che vivono in luoghi isolati o poco accessibili. La pandemia da CoViD 19, con la necessità di isolamento o e il rischio di contagio, ha accelerato l’utilizzo della telemedicina e si è perfezionata. Numerosi portali su internet offrono visite o teleconsulti online e in questi mesi si è assistito ad un notevole incremento di tale strumento. Nel corso della prima ondata pandemica ho offerto a numerosi miei pazienti la possibilità di avere consigli per telefono e ad alcuni prescrizioni farmaceutiche mediante Whatsapp. Molte persone, durante il lockdown, anche se in presenza di sintomi seri e importanti, per paura di contagio o per la difficoltà di accesso agli ambulatori ospedalieri per la chiusura di molti servizi medici o diagnostici, sono rimaste a casa e non si sono potute curare. Gli accessi ai Pronto Soccorso e il tasso di ospedalizzazione per Ictus Cerebrale e Infarto Miocardico si sono pressoché dimezzati. Per non parlare poi dei follow-up e degli interventi chirurgici dei pazienti oncologici letteralmente azzerati.
Non credo che ad oggi la situazione sia cambiata o perlomeno si spera che possa cambiare. La giustificazione è la mancanza di medici. In un paese che è ai primi posti al mondo per solidarietà e volontariato ha la fortuna di avere a disposizione tanti medici in pensione che sono ancora attivi e validi. Certamente è impensabile utilizzare questi professionisti in reparti CoViD o in Rianimazione, ma sicuramente, in ospedali in rete e dotati della basale tecnologia informatica già disponibile, potrebbero in qualche modo dare una mano importante ad evitare quello che è successo agli inizi dell’anno. Molti, i più pignoli e ossessivi, tirano in ballo ad ogni occasione il problema della privacy o della questione legale. Di fronte alla gravità della malattia non c’è privacy o legalità che tengano, viene prima, evidentemente lo stato di necessità.
Molti disturbi medici non richiedono necessariamente la presenza o il contatto col paziente. Premesso che ad ogni modo, nel caso fosse necessario, sarà poi il medico a deciderne l’opportunità e i tempi. La prima parte della video-visita è sostanzialmente simile a quella di una visita tradizionale in presenza. Questa riguarda la raccolta dei dati anamnestici, cioè la tipologia del disturbo per il quale è stato richiesta la prestazione, gli esami effettuati, che possono essere scambiati sia mediante Whatsapp che via mail. Anche la somministrazione di questionari, come per esempio il Mini Mental State o le scale di valutazione per la depressione o per l’ansia, o altre per l’insonnia, l’eccessiva sonnolenza possono essere tranquillamente effettuate online. Lo stesso vale per l’esame neurologico.
Vi sono scale di valutazione validate, per es. la Cincinnati Scale, per riconoscere un Ictus acuto e sono quelle che vengono utilizzate dagli operatori del 112 o dei Pronto Soccorso. Se il caso lo richiede a quel punto si organizza la visita in presenza.
Sostanzialmente per tutti i disturbi di interesse neurologico. In particolare, per mal di testa, nevralgie, insonnia, vertigini, disturbi di memoria, tremori, ansia, depressione, astenia, paralisi facciali o degli arti.
Il video consulto è più indicato per le visite di controllo di persone già note e seguite dallo specialista e durano pertanto meno. Nel corso di queste vengono riportati gli esiti degli esami richiesti, la risposta alla terapia, effetti collaterali, evoluzione del disturbo. Si adatta molto bene alla richiesta di un parere specialistico per problematiche già diagnosticate, presenti da diversi anni e che non richiedono un trattamento immediato.
I tempi sono di fatto sovrapponibili a quelli della visita in presenza. Di solito circa 30-45 minuti la prima visita e meno di 30 minuti se si tratta di controllo a distanza.
Al termine della visita il medico consegna una relazione clinica in cui sono riportati in sintesi la storia clinica, gli esami effettuati, l’esito della visita, la formulazione del sospetto diagnostico, l’eventuale indicazione ad accertamenti diagnostici, terapia farmacologica, prescrizione farmaceutica.
Al momento l’unica forma di pagamento accettato, da effettuarsi prima della prestazione, è il bonifico bancario al seguente IBAN:
IT36L030690 12051000000 72887
La prestazione può essere richiesta al 345 6088410 dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 dei giorni lavorativi oppure on line compilando il modulo sottostante